Museo di Caporetto
Il Museo di Caporetto (Kobariški muzej) presenta al visitatore gli eventi storici accaduti sull’Isonzo durante la prima guerra mondiale. La parte più corposa della mostra permanente è dedicata ai combattimenti in alta quota sulle Alpi Giulie, mentre la parte finale è focalizzata sulla Dodicesima offensiva sull’lsonzo, nota come la “battaglia di Caporetto”. Lo scontro di centinaia di migliaia di soldati ed ufficiali degli eserciti austro-ungarico, tedesco ed italiano ebbe inizio il 24 ottobre 1917 sull’Isonzo e si concluse diciassette giorni dopo sulle rive del Piave.
La battaglia di Caporetto
- rientra nel novero dei più grandi combattimenti in territorio montano nella storia dell’umanità
- è una delle prime operazioni di guerra caratterizzate da elementi di blitzkrieg (guerra lampo)
- è stata l’operazione di sfondamento meglio riuscita durante la prima guerra mondiale
- insieme all’Undicesima offensiva è stata la più grande battaglia combattuta sul suolo sloveno.
Quelle giornate di prove terribili sono state descritte molto efficacemente da Ernest Hemingway nel romanzo “Addio alle armi”. Per Erwin Rommel quella battaglia rappresentò una pietra miliare nella sua brillante carriera militare.
La sala d’ingresso propone al visitatore una riflessione sulla sorte degli uomini appartenenti a molti popoli diversi, che furono coinvolti nella spaventosa tempesta della guerra.
A pianterreno vengono allestite mostre temporanee, si può inoltre visionare un documentario della durata di 20 minuti sulla battaglia di Caporetto.
Nelle sale, al primo piano del Museo, viene illustrata la storia di Caporetto e dei suoi dintorni dai tempi più antichi ai nostri giorni.
La sala con il plastico del massiccio del Monte Nero presenta i combattimenti in territorio montano ad alta quota.
La sala bianca è dedicata a due inverni molto rigidi, al freddo, alla neve ed alle valanghe… quando la battaglia da combattere era quella con la natura.
La sala dedicata alle retrovie illustra il sistema di rifornimento delle unità militari, l’equipaggiamento dei soldati e la vita nelle brevi pause tra un’offensiva e l’altra. La sala nera ha una funzione di monito e di stimolo alla riflessione sul significato della guerra per la popolazione.
Al secondo piano, nella sala con il plastico dell’Alta valle dell’Isonzo, si presenta la posizione degli eserciti il 23 ottobre 1917, alla vigilia della battaglia decisiva. Stretto in un’angusta caverna un soldato scrive una lettera al suo padre. Dalle sue parole emergono l’angoscia ed i sentimenti di un giovane al fronte.
Nella sala dedicata allo sfondamento vengono documentati i primi tre giorni di battaglia quando le truppe austro-ungariche e tedesche unite occuparono Caporetto ed avanzarono in territorio italiano. Il museo mette in mostra oltre 500 fotografie, 50 carte militari, schizzi e documenti dei comandi (relativi ai generali Cadorna e Krauss ed al tenente Rommel) e oltre mille oggetti quali armi, attrezzi, uniformi, medaglie e oggetti ricordo.
Museo Caporetto orari d’apertura:
da aprile a settembre:
9-18 Lunedì – Venerdì
9-19 sab., dom. e nei giorni festivi
da ottobre a marzo:
10-17 Lunedì – Venerdì
9-18 sab.,dom. e giorni festivi
Prezzi dei biglietti d’ingresso
adulti: 5 EUR
pensionati: 4 EUR
studenti, alunni: 4 EUR
scolari di scuola elementare: 2,5 EUR
Il museo di Kobarid è aperto in tutti i giorni dell’anno. Il Museo di Caporetto è un punto di partenza ideale per una visita organizzata del Sentiero storico di Caporetto, dei musei all’aperto e dei campi di battaglia in alta quota. Tutti i giorni sono a disposizione dei visitatori informazioni dettagliate, carte geografiche e pubblicazioni. Su prenotazione possono inoltre essere accompagnati da guide esperte sui campi di battaglia e nei luoghi più significativi della prima guerra mondiale. Visite guidate 25 € per un’ora in sei lingue.
Baricco: Disfatta di Caporetto